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Gianpietro Mogno
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Campi Elettromagnetici e Darwin
Trovandosi a visitare l’arcipelago delle isole Galapagos (gruppo di isole di
origine vulcanica site nell’oceano Pacifico a circa 1.000 Km. dalla costa
dell’America meridionale), Darwin ebbe una intuizione di notevole importanza:
osservando due esemplari della stessa specie animale presenti in due differenti
isole del arcipelago delle Galapagos, si accorse che esse denotavano evidenti
differenze. Invero la cosa era già stata notata da Darwin, in altre specie
animali, incontrate in altri luoghi e occasioni, ma in questo caso esisteva il
presupposto ambientale dell’Oceano Pacifico che aveva impedito ai due animali
della stessa specie e di sesso differente, di entrare in contato fisico tra
loro, con possibilità di incrociare i patrimoni genetici, a causa di una
insormontabile barriera marina tra le due isole.
Osservò che esistevano mutazioni genetiche differenti nei due animali
appartenenti alla stessa specie, ottenendo conferma che la sua teoria sulla
evoluzione naturale delle specie viventi era più che valida, tanto da essere in
seguito riconosciuta, come intuizione e scoperta importante, accettata dalla
scienza come indiscutibile e fondamentale.
La causa originante la teoria dell’evoluzione negli esseri viventi, non
venne identificata e chiarita da Darwin perché nel periodo in cui visse (circa
200 anni fa‘), la Scienza non aveva ancora scoperto la proprietà SUSCETTIVA
dei materiali ferromagnetici (o SUSCETTIVITA’ magnetica), e personalmente Darwin
non disponeva di quelle conoscenze al giorno d’oggi risapute e in grado di
dimostrare da un punto di vista “scientifico”, la sua “teoria dell’evoluzione”.
Inoltre i centri di Ricerca, dell’epoca, non utilizzavano strumenti (ad esempio
microscopi ad alta definizione), che permettevano uno studio approfondito della
teoria ipotizzata, analizzando a livello atomico il fenomeno.
Al giorno d’oggi, i presupposti per la conferma pratica della teoria
dell’evoluzione esistono tutti; i ragionamenti occorrenti per confermare tale
“teoria” applicando le conoscenze scientifiche attuali, risultano molto
semplici; la maggiore conoscenza scientifica e lo sviluppo tecnologico di
apparecchiature elaborate per verificare le differenze biologiche riscontrate
nelle specie animali, permette anche con ragionamenti teorici sulla proprietà
SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici e esami di laboratorio di confermare la
teoria dell’evoluzione senza alcuna possibilità di smentita.
In effetti per stabilire qual è la causa che origina in tempi molto lunghi,
sugli esseri viventi le imprevedibili evoluzioni biologiche che si originano in
ogni parte del pianeta, occorre una leggera immaginazione ma la conclusione cui
si arriva è unica: la causa dell’evoluzione delle specie viventi (animali e
vegetali), è il campo magnetico naturale terrestre.
CAMPO MAGNETICO TERRESTRE - BUSSOLA
La
conferma di tale condizione, si ha facendo una semplice
osservazione sul funzionamento della bussola unitamente a alcuni
ragionamenti logici, verificandone poi la veridicità con apparecchiature
comunemente utilizzate nella vita quotidiana dalla scienza medica
nell’espletare alcuni esami di laboratorio sul corpo umano.
Una bussola, è costituita da un leggero ago di materiale
ferromagnetico (sensibile al Campo Magnetico terrestre), che sotto la sua
azione si orienta sempre verso il nord magnetico. Questo piccolo,
leggero ago magnetico, (per agevolarne il movimento di orientamento),
poggia talora o su un liquido oleoso sul quale si mantiene in superficie, o
su un piccolo perno che ne permette la rotazione con un minimo sforzo
per vincerne l’attrito sviluppato nel suo orientamento.
Il
Campo Magnetico terrestre non è in grado di distinguere l’oggetto che orienta
verso il nord magnetico, pur tuttavia orienta visivamente solo l’ago di una
bussola.
Ci si chiede perché questo avvenga e la risposta al quesito è molto
semplice: ciò avviene perché il Campo Magnetico terrestre (per la proprietà
SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici), orienta sempre in quella direzione,
tutti gli atomi di materiale “magneto sensibile” che formano l’ago della
bussola. Orientandosi in quella direzione, gli atomi “magneto sensibili” che
formano l’ago della bussola, sviluppano tutti insieme, una piccola forza magneto
motrice che riesce a vincere la forza di attrito che si sviluppa
nell’orientamento o rotazione dell’ago (quella che a causa del peso dell’ago si
sviluppa sul perno nell’orientamento o in alternativa quella che si origina
nell’orientamento dell’ago nella superficie oleosa che lo sostiene). Ovviamente
il fenomeno dell’orientamento degli atomi, non è apprezzabile dall’occhio umano,
e il fenomeno che si nota chiaramente, è solo quello complessivo del movimento
dell’ago della bussola.
Se la proprietà SUSCETTIVA permette al Campo Magnetico terrestre, di orientare gli atomi che formano l’ago di una bussola, per lo stesso motivo, quando penetra (cioè sempre) internamente al corpo umano, riesce a orientare alcuni (è impossibile determinarne il numero anche solo approssimativo), dei miliardi di miliardi di atomi “magneto sensibili” che formano le catene molecolari all’interno delle sue cellule. Questo avviene ovviamente per tutti gli esseri viventi appartenenti al regno animale. Gli esseri appartenenti al regno animale, quando svegli, per necessità, derivanti dal loro tipo di vita, si spostano in continuazione nell’eseguire le loro attività e in questo modo cambiano in continuazione la posizione (inteso come orientamento) dei loro atomi nei confronti del Nord magnetico verso il quale vengono in continuazione orientati in funzione del loro coefficiente di permeabilità magnetica assoluta µ; più elevato è il valore di questo coefficiente, maggiore sarà per l’atomo la forza di orientamento acquisita verso il Nord magnetico. Ogni atomo nel formare la catena molecolare di appartenenza all’interno delle cellule del corpo di un essere vivente, ha con gli atomi adiacenti di sinistra e di destra, un legame la cui forza di unione, è variabili e dipende essenzialmente dalla materia costituente l’atomo preso in considerazione e quella degli atomi cui sono uniti.
Se nel
suo movimento, il corpo dell’essere vivente fa’ assumere, agli atomi “magneto
sensibili” che partecipano alla formazione delle catene molecolari all’interno
delle cellule, una posizione di orientamento verso il Nord magnetico terrestre
tale (obbligata dal Campo Magnetico naturale), che contrasta in modo evidente
con quella di orientamento che l’atomo stesso ha assunto normalmente nel formare
la catena molecolare di appartenenza, è possibile o probabile che questo
orientamento obbligato, rompa la catena molecolare cui appartiene quell’atomo
(orientato dal CM naturale terrestre) e se quest’ultima è per esempio la catena
molecolare di un Gene del DNA della persona e se casualmente il fenomeno si
ripete nello spermatozoo maschile e/o nell’ovocita femminile, si creano i
presupposti per originare quella “evoluzione della specie” in modo conforme a
quanto visivamente notato da Darwin!
Il Campo magnetico naturale della terra (di natura continua), non risulta
di valore omogeneo in ogni parte del globo. Sono stati lanciati nello spazio,
satelliti la cui funzione è quella di misurarne il valore tenendo in
considerazione il luogo geografico in cui si effettua la misurazione. La
condizione di non omogeneità del Campo Magnetico naturale terrestre (CM), ha
fatto sì che nelle varie zone geografiche della terra, l’umanità abbia originato
con delle mutazioni casuali nel proprio DNA, le razze che caratterizzano i
popoli.
Un quotidiano (LA REPUBBLICA), segnala in data 22 settembre 2008 a pag. 29,
un interessante articolo tratto dal mensile LE SCIENZE, in cui evidenzia che il
mistero delle migrazioni avvenute in passato, si può svelare studiando il DNA
delle persone nelle varie zone geografiche del pianeta. Il DNA è identico da
persona a persona per il 99,9% dei casi: le differenze si annidano nel restante
0,1% e trovarle non è facile. L’analisi può essere svolta sul cromosoma y ma
anche sui Mitocondri, le centrali energetiche delle cellule (sul loro DNA
Mitocondriale che non fa’ parte del nucleo della cellula ma è presente solo
nella cellula uovo femminile). Per questo motivo, si trasmette dalle madri ai
figli, mentre le variazioni nel DNA si trasmettono sia da parte della madre (se
presenti nel DNA della cellula uovo), sia da parte dei padri, se presenti nello
spermatozoo. Il patrimonio genetico presente nel cromosoma y, è presente invece
solo nei maschi e si trasmette ovviamente ai figli permettendo di ricostruire le
genealogie maschili.
Un esempio per quel che riguarda l’Italia è la Sardegna. E’ un isola di
origine vulcanica in cui il CM terrestre ha valori superiori a quelli
normalmente rilevati nella penisola. In tale isola, la popolazione, ha alcune
patologie endemiche e/o presenti in percentuali superiori alla media nazionale
tipo la Talassemia o Anemia Mediterranea, la Sclerosi Multipla, il Diabete. In
effetti, tali patologie sono presenti in percentuale superiore alla media
nazionale ma si riscontra anche il caso che esse siano endemiche in alcune zone
del territorio Italiano.
La
lieve differenza locale del CM terrestre, ha originato nel tempo, all’interno
delle cellule degli esseri viventi (nessuno escluso) la rottura casuale di
alcune catene molecolari di GENI del DNA); è avvenuta così la differenziazione
del genere umano in razze, ma questo ha anche causato la possibilità di
sviluppare malattie “endemiche ambientali” caratteristiche delle singole
popolazioni. Questo, ha originato nelle varie “zone territoriali” del Pianeta,
delle piccole differenziazioni tra le varie specie di TUTTI gli esseri viventi
appartenenti al regno animale e vegetale. Attualmente (dopo la scoperta delle
onde radio da parte di Guglielmo Marconi) questa condizione è stata
ulteriormente accelerata dall’effetto di rottura delle catene molecolari
all’interno delle cellule degli esseri viventi, originato dall’azione dei CEM
artificiali in bassa, media, alta, altissima frequenza, prodotti dall’uomo, e
dovuti sia all’aumentato numero di onde radio, ma anche dall’utilizzo sempre
maggiore di corrente elettrica: il tutto è stato legalizzate dall’autorità
Politica con un atteggiamento molto benevolo e indifferente alla dichiarata
sulla nocività dei CEM ambientali lamentata in alcune (molte) occasioni dai
cittadini Italiani (considerandole e denunciandole come un intralcio
all’innovazione tecnologica della Società), legalizzando il tutto con Leggi
dello Stato molto permissive sull’inquinamento elettromagnetico!!!)
Praticamente per tutelare lo sviluppo tecnologico (che si traduce in un utile
economico per TUTTE le aziende produttrici di CEM ambientali inquinanti e
nocivi per TUTTI gli esseri viventi), devono sapere che il POTERE POLITICO
LEGALIZZA L’EVOLUZIONE (SAREBBE MEGLIO DIRE L’INVOLUZIONE) DEGLI ESSERI VIVENTI
(TUTTI), E L’ALTERAZIONE DEL CLIMA (OSSIA LA PROGRESSIVA ALTERAZIONE DI OGNI
FORMA DI VITA ESISTENTE SUL PIANETA TERRA E LA SUA CERTA FINALE DISTRUZIONE.
La proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, segnala che quando un Campo Magnetico penetra all’interno di un qualsiasi corpo (anche se appartenente al regno minerale, pone in orientamento più o meno accentuato o evidente, quelli che io chiamo gli atomi “magneto sensibili” che lo compongono. Un essere vivente (una persona) risulta formato da migliaia di miliardi, di miliardi di atomi, riuniti nel formare un numero elevato di catene molecolari (almeno centomila all’interno di ogni cellula), ognuna delle quali con una sua funzione specifica e utile (meglio dire “necessaria”). Ogni atomo nel formare unitamente ad altri, la catena molecolare di appartenenza, ha con gli atomi adiacenti (il precedente e il successivo), un legame la cui forza di unione è regolata dalle leggi della Fisica e non da una Legge dello Stato. Un atomo, può avere anche un solo legane, se trattasi di un atomo “laterale o periferico” nel costituire la catena molecolare di appartenenza (sono gli atomi più deboli, quelli che rompono per primi sotto l’effetto di un CEM ambientale, il loro unico legame con la catena molecolare di appartenenza; ovviamente un atomo nel formare una catena molecolare, può avere anche un numero di legami superiore a due.
Il
CM terrestre ha la forza per orientare il leggero ago di una bussola ma in
effetti quello che avviene (e che non percepiamo con la vista), è l’orientamento
verso il Nord magnetico di tutti gli atomi “magneto sensibili” che lo
compongono.
Sia il CM terrestre naturale che i CEM ambientali artificiali, penetrano
sempre all’interno del corpo di ogni essere vivente, (o non vivente), e per
questo motivo, sottopongono a orientamento “obbligato” in modo più o meno
evidente, gli atomi “magneto sensibili” che lo compongono. Occorre rilevare
che questo orientamento più o meno forzato degli atomi verso il Nord
magnetico, avviene anche in natura (nel regno minerale), ma il fenomeno non
è osservabile a occhio nudo, perché l’occhio umano non è in grado di
vedere la composizione atomica dell’oggetto e questo “orientamento” è impedito
o limitato, dal peso complessivo del corpo e dalla forza di
gravità cui sono sottoposti gli atomi che costituiscono il corpo
stesso. Nel regno animale, gli esseri viventi muovendosi, cambiano in
continuazione (rispetto al Nord magnetico), l’orientamento degli atomi che
ne formano le catene molecolari all’interno delle cellule. Questo non
avviene, nel regno vegetale perché gli alberi, l’erba e i fiori non si
spostano (al massimo ondeggiano sotto l’azione del vento); pertanto i loro
atomi hanno un orientamento prevalentemente fisso nei confronti del nord
magnetico; per questo motivo, gli alberi hanno una vita più longeva,
che talora supera i cento e in sporadici casi risulta maggiore di mille anni.
Praticamente il Campo Magnetico naturale, orienta (o meglio cerca di
orientare), tutti gli atomi che costituiscono il Pianeta, solo che gli oggetti
che sono formati da essi, per il loro peso non vengono orientati; per
esempio un’automobile ha gli atomi “magneto sensibili” che la compongono,
parzialmente orientati (o che cercano di orientarsi) verso il Nord
magnetico ma l’effetto finale è quello di vedere l’oggetto orientato
secondo la posizione voluta dall’autista!
E’ possibile anche che all’interno delle cellule (o nel corredo
cromosomico maschile e femminile o del DNA Mitocondriale della cellula
uovo femminile, le catene molecolari spezzate a opera del CM terrestre, si
ricompongano casualmente (seguendo le Leggi della Fisica), in modo non conforme
all’originale; questa casuale condizione, se ripetuta in modo simile o uguale
in molte cellule (miliardi), può dare origine sia pure raramente, a una
inspiegabile evoluzione della specie (se operata in un GENE), confermando
la teoria di Darwin o in altri casi, a qualunque genere di malattia (anche
a un tumore).
Un esempio di inspiegabile evoluzione della specie, si ha osservando l’animale in foto dove sono evidenti le due teste.
Tale fenomeno si verifica rare volte nella specie umana dando origine a sorelle o fratelli “siamesi” (persone con due teste ed un corpo solo).
L’evoluzioni della specie umana avvenute nelle ere che precedettero l’elaborazione della teoria di Darwin, erano da imputare esclusivamente all’azione casuale del Campo Magnetico terrestre. La situazione è diventata più complessa con la scoperta da parte di G. Marconi delle onde radio. Chi non ricorda l’episodio dell’inventore che inviò un segnale radio a un contadino armato di fucile dietro a una collina, e costui ricevendolo avvisò Marconi con uno sparo.
E’ corretto fare una riflessione di questo genere: se le onde radio trasmesse in quella occasione, sono riuscite a “bucare” la collina, che effetto hanno sugli atomi che formano il corpo di una persona attraversandolo?
La sera
del 24.8.2006 durante la trasmissione di RAI 1 Super Quark, il prof.
Paco Lanciano ha presentato un suo esperimento; all’interno di un mappamondo
è stata posta una calamita di una certa potenza facente la funzione del CM
terrestre. In questo modo sono stati orientati alcuni aghi di bussola posti
sulla superficie esterna del mappamondo.
Un cavo elettrico percorso da corrente continua (perciò con un suo
CEM di valore e direzione costante), è stato quindi avvicinato
agli aghi delle bussole che conseguentemente sono stati
deviati. A questo punto è possibile fare una serie di considerazioni:
a) Il
corpo umano non è schermato dall’effetto del CM terrestre ragion per
cui se
tale campo magnetico orienta l’ago di una bussola (formato da
miliardi di
atomi), per l’identico motivo, orienta alcuni degli atomi “magneto
sensibili” (è
possibile che siano alcune centinaia di migliaia), formanti le catene
molecolari
all’interno di ogni cellula del corpo umano.
b) Se come nell’esempio fatto dal Prof. Paco Lanciano, il Campo Magnetico
originato in
un cavo percorso da corrente continua, devia con il suo CEM l’ago di una
bussola,
qualora penetrasse nel corpo di un essere vivente, (penetra sempre
all’interno di
qualsiasi corpo), orienterà, in modo più o meno accentuato gli atomi
“magneto
sensibili” presenti nelle catene molecolari all’interno delle sue
cellule. Analogo
ragionamento deve essere fatto per gli atomi “magneto sensibili”
formanti le
catene molecolari all’interno delle cellule degli esseri viventi
appartenenti al regno vegetale quando
esse ondeggiano sotto l‘azione del vento), o alle molecole del
regno minerale, dei
corpi all’interno dei quali è penetrato (il Campo Elettromagnetico); uno
strumento
elaborato dal genere umano e che opera in questo modo, è per esempio quello
utilizzato per eseguire l’esame medico di Risonanza Magnetica
Nucleare (che orienta
gli atomi di Idrogeno (ma non solo quelli), con i quali il CEM della RMN
interagisce.
Questa cosa, la fa’ anche il CM terrestre naturale (che viene considerato
di valore
continuo); il CEM artificiale (quando il suo valore è alternato come
quello sviluppato
dalla corrente industriale a 50Hz), non è in grado di orientare un ago di
bussola
perché la sua frequenza, è superiore all’inerzia meccanica dell’ago della
bussola.
Quando il CEM artificiale penetra all’interno del
corpo umano, riesce a orientare alla sua
frequenza, alcuni degli atomi “magneto sensibili” presenti all’interno di
ogni cellula e
con i quali interagisce (qualche centinaia di migliaia), che compongono le
decine di
migliaia di catene molecolari presenti all’interno di ogni singola
cellula, causando la
probabile o sicura rottura di alcune di esse che in questo modo perdono la
propria
capacità biologica e sminuiscono il funzionamento della cellula cui
appartengono. Inoltre
gli atomi che formano le innumerevoli catene molecolari all’interno delle
cellule, (poiché
l’inerzia di ogni atomo è paragonabile a zero), anche a frequenze
artificiali
altissime, subiscono un orientamento alternato, alla frequenza del CEM
artificiale
penetrato nel corpo.
La rottura progressiva nel tempo, delle catene molecolari all’interno della cellula (degli esseri appartenenti al regno animale), può causare la morte biologica della stessa. La morte biologica, di un numero crescente (o percentuale) di cellule dell’identico organo, provoca la morte biologica dello stesso organo dell’essere vivente; questo può determinare nel caso l’organo sia vitale, la morte fisica dell’individuo. La durata della vita e la morte fisica degli esseri viventi, nei tempi passati era regolata oltre che dall’alimentazione e dal suo stile di vita, anche ed esclusivamente dalla rottura casuale di catene molecolari causata dal CM terrestre; l’introduzione e l’aumento del numero di segnali elettromagnetici ambientali artificiali, altera il valore di questi parametri; se una più corretta alimentazione, una diminuzione dello sforzo fisico ecc. nelle persone, hanno permesso di prolungare la durata della vita, la presenza sempre più massiccia di CEM artificiali nell’ambiente, determina una rottura progressivamente maggiore di catene molecolari indispensabili per la vita delle cellule, ragion per cui un individuo con una alimentazione più corretta con minore sforzo fisico, vive più a lungo ma è possibile che la sua vecchiaia vissuta in un era moderna e in un ambiente impregnato di CEM artificiali, sia costellata da una miriade di malattie alcune delle quali possono risultare psichicamente e fisicamente invalidanti. L’età media in cui si manifestano queste inspiegabili malattie, si sta sempre più abbassando e diventa sempre più frequente incontrare giovani con patologie che una volta erano esclusiva prerogativa delle persone anziane. Possiamo dire che non esiste nessun “mistero Divino” sul momento della morte di un essere vivente: esso dipende esclusivamente dall’azione nociva nel tempo, del CM naturale terrestre cui si sommano gli effetti dell’azione dei sempre più numerosi e potenti CEM artificiali emessi dalle antenne, dalle apparecchiature elettroniche o elettriche, dai cavi elettrici ad alto trasporto di corrente (gli elettrodotti) o in definitiva dalle cabine elettriche.
In
effetti, durante la trasmissione Super Quark del 24.08.2006, il Prof. Paco
Lanciano ha spiegato anche altre cose sul Campo Magnetico terrestre:
1) La Scienza reputa che esso sia dovuto ad uno spostamento di
cariche elettriche che si muovono non tanto nel nucleo centrale del pianeta (è
formato da materiale fuso, e questa condizione non permette nello stesso
la formazione di un CM), ma che esso sia presente sulla parte più prossima alla
superficie esterna del globo.
2) Il Campo Magnetico terrestre è indispensabile perché protegge il
Pianeta dal vento solare, altrimenti non riuscirebbe a trattenere più
l’atmosfera e farebbe evaporare i mari rendendo impossibile la vita umana nel
Pianeta.
3)
L’orientamento del Campo Magnetico terrestre all’interno del Pianeta,
non è costantemente fisso ma ogni mezzo milione di anni circa, le sue
polarità magnetiche si invertono e questo fenomeno avviene in modo graduale.
I tempi di inversione delle polarità,
sono molto lunghi e non hanno effetti apprezzabili o riscontrabili nel breve
periodo sul fisico degli esseri viventi.
Considerazione personale: l’introduzione nell’ambiente a opera dell’uomo di
un numero sempre più elevato di segnali elettromagnetici artificiali la cui
azione nociva sulle catene molecolari all’interno delle cellule e che si
somma all’azione del Campo Magnetico terrestre, altera sempre più
quelle che erano le condizioni naturali che esistevano per esempio due
secoli fa’ nel Pianeta; gli effetti più evidenti si notano già (qualsiasi
siano le ipotesi della Scienza), con lo svilupparsi di un numero sempre maggiori
di malattie precoci e “strane”, e con l’aumento delle temperature ambientali
che causano sempre più evidenti alterazioni climatiche.
Le cellule del corpo umano, non hanno al loro interno un orologio
biologico che ne decreta dopo un certo numero di anni la morte, ma quest’ultima
è causata dalla presenza all’interno delle cellule di un numero di rotture di
catene molecolari in progressivo costante aumento; si origina in questo modo un
decadimento biologico e una conseguente possibile morte imposta
“artificialmente” all’organo cui appartengono tali cellule.
CAMPI ELETTROMAGNETICI ARTIFICIALI
Il campo elettromagnetico artificiale può essere in bassa frequenza (è quello a 50 Hz originato dalla corrente usata nelle abitazioni per uso civile o dalle aziende per uso industriale), in media, alta, altissima frequenza. Il segnale elettromagnetico in media, alta altissima frequenza, è quello nelle maggior parte dei casi emesso da un antenna, utilizzato per il funzionamento della telefonia cellulare, per la TV, per l’attività dei vari tipi di satelliti (sono circa 8.000), per uso militare, per WI-FI, di telecomunicazioni, GPS, geologici ecc..
a) Nel
caso del Campo Magnetico artificiale, la sua forma è prevalentemente alternata;
tenendo in considerazione il fatto che nel momento in cui il CEM artificiale,
penetra all’interno di un qualsiasi corpo (il CEM artificiale penetra SEMPRE
all’interno di tutti i materiali eccetto in alcuni materiali tipo
il Bismuto; perciò l’episodio di
orientamento degli atomi avviene sempre nelle catene molecolari delle
cellule del corpo umano, quando al suo interno (oltre al Campo
Magnetico naturale del Pianeta), penetra un CEM ambientale artificiale [di
qualsiasi origine esso sia (cavo elettrico o antenna o apparecchiatura
elettrica/elettronica o satellite), qualsiasi valore di frequenza esso
abbia (bassa, media, alta o altissima), per la proprietà SUSCETTIVA dei
materiali ferromagnetici; in questo modo, vengono posti in
orientamento “alternato obbligato” gli atomi di materiale “magneto
sensibile” cui entra in contatto o con i quali interagisce, ora in
una direzione, ora fino ad un massimo di 180° nella direzione opposta, tante
volte al secondo, quanto è il valore della frequenza del CEM artificiale.
Ovviamente più elevata è la frequenza del CEM che pone in orientamento
l’atomo (o gli atomi) di materiale “magneto sensibile” partecipante alla
costituzione delle varie catene molecolari, maggiore sarà
l’accelerazione cui è sottoposto nel suo orientamento l’atomo “magneto
sensibile”. Conseguentemente a tale situazione, maggiore sarà l’energia
cinetica che esso acquisirà in tale condizione nel suo movimento obbligato
dal CEM ambientale, che è data dalla formula di Einstein: E = mc2
ove:
E = Energia
m = massa atomica dell’atomo preso in considerazione.
c = in inglese celerety (in italiano velocità (v), espressa al quadrato)
che il CEM ambientale, penetrato nel corpo dell’oggetto o dell’essere
vivente, impone all’atomo “magneto sensibile” cui entra in contatto e
che obbliga a un orientamento alternato in funzione della sua
frequenza (quella del CEM ambientale).
Un banale esempio di acquisizione di Energia maggiore dovuto
all’aumento di velocità, è quello di un automobile in movimento; se la sua
velocità è per esempio di 10 Km all’ora, lo spazio di frenata è di pochi
metri mentre all’aumentare della velocità, il percorso fatto nella frenata,
aumenta notevolmente!
Dalla formula, si desume perciò che più elevata è la frequenza del CEM
penetrato nel materiale o nella cellula del corpo umano (o di un qualsiasi
essere vivente), e maggiore è l’energia di movimento acquisita dagli atomi
“magneto sensibili”, maggiore di conseguenza è la probabilità per gli
stessi, di rompere la catena molecolare di appartenenza che in questo modo
perde parte della sua funzionalità biologica. Non è solo questo l’inconveniente
principale perché:
- Maggiore è il valore del coefficiente µ di permeabilità magnetica
assoluta
dell’atomo soggetto all’orientamento ad opera del CEM ambientale, maggiore
sarà l’angolo (o il suo movimento) che compirà “nell’orientamento”
obbligato
imposto dal CEM ambientale, per la proprietà SUSCETTIVA l’atomo stesso.
- Se poi nel momento della rottura della catena molecolare, l’atomo
“magneto sensibile” ha acquisito una sua energia cinetica elevata, esso
viene “lanciato” lontano dalla stessa e questo rende difficile o
impossibile, la possibilità di ricostruire in modo originale la
catena molecolare di
appartenenza qualora cessasse o meglio il corpo
umano (o quello di qualsiasi
essere vivente) uscisse dall’ambiente in cui si svolge l’azione nociva del CEM
ambientale.
- Anche quando ha rotto la catena molecolare di appartenenza, se è
sempre presente il CEM ambientale, l’atomo “magneto sensibile”, pur se isolato
continuerà ad orientarsi (alla frequenza del CEM ambientale), provocando un
attrito ed un conseguente lieve aumento di temperatura corporea,
che vista la sua infinitesima piccolezza, per il singolo atomo, non
può essere misurata nella singola cellula: la variazione di
temperatura corporea complessiva aumenta nel tempo, perché sono molti
gli atomi che anche se isolati (dalla catena molecolare che hanno rotto a
causa del movimento loro imposto dal CEM ambientale penetrato nel corpo umano
e perciò in molte cellule) , o ancora inseriti nella loro catena molecolare,
(molti miliardi) e si orientano (originando un attrito) sotto l’azione del CEM
penetrato nel corpo e conseguentemente nella cellula dell’essere vivente.
Un comportamento analogo si ha negli atomi che formano l’ambiente e per questo motivo che si riscontra nel territorio (del Pianeta) un inspiegabile aumento di temperatura; questo è dovuto al fatto che gli innumerevoli segnali elettromagnetici che lo penetrano, pongono in orientamento alternato gli atomi dell’ambiente colpiti, che muovendosi alla frequenza del segnale (il CEM che li ha colpiti), originano un attrito ed un conseguente aumento di temperatura ambientale. Non esiste un segnale elettromagnetico che non orienti gli atomi colpiti perché altrimenti per l’antenna che lo riceve non sarebbe un segnale.
ATTUALE ACCELERAZIONE DELL’EVOLUZIONE DI DARWIN
In data
mercoledì 12 dicembre 2007 a pag. 23, il giornale La Repubblica ha pubblicato un
articolo sull’argomento “teoria dell’evoluzione di Darwin”, in cui segnala che
quella degli ultimi 5000 anni, poteva essere considerata l’era dell’evoluzione
record e che i cambiamenti dovuti ad essa, non erano mai stati così veloci.
L’articolo segnalava che “se l’evoluzione fosse avvenuta sempre con la
velocità con la quale sta’ avvenendo adesso, le differenze tra uomo e scimpanzé
sarebbero state 160 volte superiori . Ciò significava che l’evoluzione
dell’uomo era stata lenta nel passato e molto veloce adesso. La veloce
evoluzione si osserva soprattutto nei denti e nell’apparato scheletrico. Un
esempio: molti cinesi non riescono a digerire il latte fresco, ma gli europei
sì. Questo è un indice di un velocissimo adattamento al fatto che in Europa il
latte si è moto diffuso con gli allevamenti. Una cosa del genere, nel passato
avrebbe richiesto decine di migliaia di anni”
Riflettendo sulle cose scritte nell’articolo, si arriva ad una conclusione
ancora più seria.
Il responsabile della teoria della evoluzione enunciata da Darwin, è il Campo
Magnetico terrestre. Ciò che ha aumentato in modo considerevole le
differenziazioni evolutive tra individui della stessa specie, sono stati negli
ultimi 150 anni i CEM ambientali artificiali. La loro presenza numerica e il
loro valore in frequenza e potenza, è aumentato in modo esponenziale da quando
per la prima volta Guglielmo Marconi fu’ autore della loro scoperta
introducendola nell’ambiente del pianeta in cui viviamo e in cui si sviluppa
l’evoluzione delle specie enunciata (ma non chiarita nella sua causa) da Darwin.
In effetti in Italia si contano 160.000 bambini di età compresa tra i tre e i
sei anni, considerati “diversamente abili”. Questo è un termine molto elegante
per chiamare questo gruppo di futuri adulti, INVALIDI. Se il buon giorno si vede
dal mattino, il futuro che attende il genere umano sarà ancora peggiore e questo
perché nessuna delle persone coinvolte nella spiegazione scientifica e nella
soluzione del problema (chissà per quale disinteressato motivo), non
considerando i CEM artificiali, quali entità Fisiche, non prende in
considerazione il fatto che la loro operatività dipende dalla proprietà
SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici. Il problema è che queste persone
(Professori di Università, Scienziati, Ricercatori ecc.), hanno una notevole
credibilità nelle loro dichiarazioni; giustizia Fisica vuole che nonostante le
dichiarazioni di alcuni di essi, di innocuità dei CEM ambientali, gli stessi CEM
ambientali svolgano anche nei confronti delle catene molecolari all’interno
delle Loro cellule, un identica azione nociva. Probabilmente nell’affrontare
l’argomento specifico della nocività dei CEM ambientali, usano solo una parte (o
molto poca), della loro notevole intelligenza!
Un
esempio evidente dell’effetto di evoluzione della specie, la si nota nel
Bradipo. E’ un animale che si sposta molto lentamente con movimenti
vistosamente difficoltosi e goffi. Guardando alla TV alcuni documentari in
cui compare la sua figura nella foresta, si può notare che le unghie delle mani
e dei piedi utilizzate per arrampicarsi sugli alberi, sono molto sviluppate
mentre ci si accorge che l’animale ha una massa muscolare ridotta
rispetto quella che dovrebbe avere in funzione della sua corporatura. E’ un
erbivoro che vive prevalentemente sugli alberi, dai quali scende
solamente per cercare un nuovo albero quale fonte di cibo (foglie e
germogli).
Sicuramente l’animale in epoche molto remote, prima della sua
evoluzione (in questo caso la si può considerare una “involuzione” molto
negativa), aveva una sua struttura muscolare più adeguata alle proprie
necessità di vita, ma sicuramente per il motivo di condizioni avverse, a
causa di un Campo Magnetico naturale e ambientale elevato (di cui il
Bradipo non poteva rendersi conto), in alcune femmine fertili, si sono
originate alterazioni biologiche, dovute alla rottura (nella cellula uovo
femminile) ad opera dello stesso CM naturale, una o alcune catene
molecolari di DNA Mitocondriale in alcuni Mitocondri (rendendo nel
Bradipo generato in quella condizione, (dall’incontro tra una cellula
uovo femminile danneggiata nel DNA Mitocondriale e uno spermatozoo maschile),
ridotta la produzione di proteine Mitocondriali utilizzate per una contrazione
vigorosa della cellula muscolare). Il Bradipo, ha pertanto una ridotta
capacità muscolare, poichè il danneggiamento del DNA Mitocondriale, è
avvenuto casualmente nella maggior parte dei Mitocondri presenti nella cellula
ovocita (quella utilizzata nella riproduzione), quando essa era già stata
fecondata, ma la sua successiva moltiplicazione che avrebbe dato origine a un
futuro Bradipo, non era ancora notevole e confermando la teoria
dell’evoluzione enunciata da Darwin). Per questo fenomeno, sono nati piccoli
di Bradipo, con una ridotta massa muscolare regolarmente funzionante.
Naturalmente fino a che la femmina di Bradipo o le eventuali femmine
generate (con il conseguente difetto all’ovocita), è stata fertile, ha
procreato dei discendenti con cellule muscolari di ridotte attitudine
alla loro contrazione, e una conseguente ridotta capacità di deambulare
regolarmente gli arti muovendosi goffamente. La ridotta capacità muscolare
ha reso molto lenti i movimenti di quei Bradipi generati con quel difetto
biologico (tradottosi in un evidente difetto fisico irreversibile), dando
origine nella specie, ad alcune conseguenze pratiche: i Bradipi
maschi, a causa del loro procedere lento, riuscivano ad accoppiarsi solo con
femmine che avevano lo stesso comportamento (femmine di Bradipo con
movimento deambulatorio lento). Le femmine di Bradipo con tale difetto si
accoppiarono sia con maschi omologhi molto lenti nei loro movimenti, che con i
giovani validi ma probabilmente non “dominanti”, venendo evitate da quelli
“dominanti”. In ogni caso i Bradipi generati dalla fecondazione tra uno
spermatozoo con patrimonio genetico regolare e un ovocita biologicamente non
“regolare” nei suoi Mitocondri, dettero sempre origine a Bradipi maschi o
femmine, con ridotta massa muscolare regolarmente funzionante.
Poiché questo modello di riproduzione (con danni biologici irreversibili), è
proseguito per parecchi milioni di anni, si è assistito a causa di ciò ad
un progressivo aumento percentuale dei Bradipi generati, con ridotta
massa muscolare regolarmente funzionante mentre altrettanto
progressivamente, diminuiva la percentuale di Bradipi (di sesso
femminile), in grado di generare con un ovocita “regolare”, un Bradipo/a con
massa muscolare adeguata. Praticamente in un tempo molto lungo, poiché il
difetto nell’ovocita (nei suoi Mitocondri) è risultato biologicamente
irreversibile, tutta la specie del Bradipo si è ritrovata nel tempo
(milioni di anni), con una ridotta muscolatura che (essendo biologicamente
irreversibile), anche ai giorni nostri lo caratterizza.
In
definitiva, il Campo Magnetico naturale, un certo numero indefinito di milioni
di anni fa’, ha originato con la sua azione nociva di rottura nei confronti
della catena molecolare del DNA Mitocondriale avvenuto nell’ovocita di uno o
pochi esemplari femminili di Bradipo, un danno biologico irreversibile che
ha provocato una “distrofia muscolare” in alcuni esemplari ma nel
tempo questa alterazione si è trasferita (tramite accoppiamento con
femmine aventi nell’ovocita tale difetto presente nei Mitocondri), in
modo irreversibile e progressivo in tutti gli esemplari della specie.
Questa evoluzione biologica, è avvenuta casualmente solo in presenza
nell’ambiente di un Campo Magnetico naturale, che a causa della proprietà
SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, ha orientato alcuni atomi
“magneto sensibili” formanti le catene molecolari che nella
cellula uovo femminile originavano quelle proteine Mitocondriali
impiegate poi dalle cellule muscolari originate, per una loro regolare
contrazione come detto in precedenza. Un centinaio di anni fa’ (in un
periodo geologico molto recente perciò), si è iniziato ad introdurre
nell’ambiente ad opera dell’umanità e del suo “progresso scientifico e
tecnologico”, i Campi Elettromagnetici artificiali che sono aumentati
e aumentano in modo quasi esponenziale nel tempo. Con questo
sistema, si sono accelerate in modo artificiale, l’evoluzione di tutte le
specie di esseri viventi. Occorre dire che nonostante l’evoluzione di quella
specie animale originatasi un numero imprecisato di anni fa’ e causata dal
Campo Magnetico terrestre, la specie del Bradipo (biologicamente evolutasi), è
arrivata fortunatamente fino ai giorni nostri testimoniando che tale fenomeno
(di distrofia muscolare), si possa originare anche in altre specie. Nel
genere umano si riscontrano già fin dalla nascita, inspiegabili casi di tale
patologia!!!
DIVENTEREMO TUTTI COME IL BRADIPO?
Sicuramente i progenitori di quelli che sono gli attuali Bradipi dei giorni
nostri, si muovevano molto più velocemente e agilmente nel loro habitat naturale
della foresta.
In Italia, attualmente si è riscontrata l’esistenza di 160.000 casi di
bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, diversamente abili; questo è un
termine molto elegante per indicare che quei bambini, nella loro vita, non
saranno mai persone con caratteristiche fisiche normali. Se nati con “distrofia
muscolare”, sordo-muti o peggio ancora ciechi, essi chiaramente per tutta la
vita avranno lo stesso difetto fisico e poiché la Scienza concorda nel
confermare la teoria di Darwin dell’evoluzione della specie, è probabile che in
futuro il numero di bambini “diversamente abili” aumenti con gran rincrescimento
del potere Politico che dichiarerà con rammarico (!), la sua “impotenza” nel
controllare il fenomeno, stanzierà fondi economici a favore della Ricerca,
emanerà magari delle Leggi che garantendo un maggiore inquinamento
elettromagnetico permetteranno una ulteriore escalation del problema non
controllando se viene operata una bonifica nei confronti di CEM ambientali
aventi valori nocivi per il corpo dei cittadini. Occorre ricordare che qualsiasi
Legge sull’inquinamento elettromagnetico (come quella 8 luglio 2003) è priva di
alcun senso logico e non è intelligente (ANZI E’ A INTELLIGENZA NEGATIVA),
perché le cellule del corpo umano (anche quelle delle persone legittimate a
Legiferare in funzione del potere Politico acquisito con le Elezioni), che lo
hanno fatto dimostrando nel caso specifico della regolamentazione
dell’inquinamento Elettromagnetico tramite quella Legge, TUTTA la Loro poca
conoscenza scientifica), perché dall’epoca di Adamo ed Eva, le cellule del corpo
umano (o meglio degli esseri viventi), funzionano secondo le Leggi della Fisica
e non in funzione delle Leggi dello Stato(!). Nel caso dei bambini diversamente
abili, la loro condizione “anomala”, è stata originata solo in parte dall’azione
nociva del CM naturale (confermando la teoria evoluzionistica di Darwin), ma è
dovuta a quella ormai preponderante dei CEM artificiali in bassa, media, alta, e
altissima frequenza, presenti nell’ambiente in cui viviamo (in funzione della
proprietà Fisica della SUSCETTIVITA’ dei materiali ferromagnetici); c‘è da
chiedersi allora, quante delle persone scientificamente edotte e acculturate o
che si interessano a ogni livello al problema dell‘inquinamento
elettromagnetico, conoscono l‘esistenza di tale proprietà Fisica (e del fenomeno
ad essa correlato dell’orientamento degli atomi). Poiché il numero dei bambini
“diversamente abili” è in costante progressivo aumento, probabilmente
continuando questo trend negativo, in un futuro (speriamo non molto prossimo),
la nostra società è probabile sarà formata da un numero sempre maggiore di
persone adulte “diversamente abili”. Questo può essere considerato come “IL
MALESSERE DELLA SOCIETA’ DEL BENESSERE”. E’ abbastanza logico, che a questo
punto, si usino tutti i mezzi (leciti ed intelligenti), per evitare che si
concretizzi ulteriormente nel tempo, questa non proprio piacevole situazione.
In effetti, una indagine sugli adolescenti di Torino effettuata nel
2009, segnalava che il 20% di essi era obeso ma la cosa ancor più
preoccupante è il fatto che molti di essi si poteva riscontrare una ridotta
capacità muscolare.
E API E LORO DIMINUZIONE NUMERICA xxxx
Un
esempio molto evidente della teoria dell’evoluzione di Darwin, che si è
originato a livello mondiale (è perciò difficile che il fenomeno sia dovuto solo
all’azione nociva del Campo Magnetico naturale o a quello dei Nicotinoidi), è
l’inspiegabile e notevole moria di Api.
Normalmente associamo la figura dell’Ape, al miele di cui possiamo cibarci, o
degli altri prodotti, cera, propoli, pappa reale ecc. che utilizziamo per le
nostre finalità personali. L’insetto, è il simbolo di un’operosità e laboriosità
che ci viene insegnata fin dalla tenera età.
I prodotti menzionati, sono la conseguenza dell’attività dell’Ape, ma è
l’impollinazione che è fondamentale per l’agricoltura. Negli ultimi tempi, gli
agricoltori hanno notato che gli operosi insetti, perdono la capacità di tornare
all’alveare e su questo argomento sono state fatte alcune ipotesi. Si sono
colpevolizzati i prodotti chimici (i Nicotinoidi) che utilizzati come
antiparassitari, contro gli i piccoli insetti, impregnano le sementi. Gli
antiparassitari, non sono né intelligenti né selettivi ragion per cui svolgono
la loro azione di “difesa” dei prodotti agricoli, non distinguendo se la loro
azione si rivolge ad un bruco o a un Ape ragion per cui gli effetti distruttivi
nei confronti delle Api si riscontrano ugualmente. In effetti le associazioni di
Apicoltori, si sono prodigate contro l’utilizzo di sementi contenenti
Nicotinoidi e hanno ottenuto la “messa al bando” delle stesse dimostrando in
questo modo, la loro nocività. Si è data poi la colpa ai campi
elettromagnetici e vediamo allora
perché
anche questa ipotesi è correttamente molto reale e concreta nel risultato dei
suoi effetti.
L’Ape si sposta per portare a termine il suo lavoro, battendo freneticamente le
ali e questo comporta un consumo notevole di energia. Occorre dire che parte
delle cellule di questo animale sono cellule muscolari che contengono al loro
interno dei Mitocondri; abbiamo visto in precedenza, come essi svolgano un ruolo
molto importanti nel produrre quell’energia che la cellula muscolare utilizzerà
per la sua regolare contrazione. Abbiamo anche analizzato quali sono le altre
condizioni rispettando le quali una cellula muscolare ha un regolare
funzionamento biologico (segnale elettrico emesso dal cervello, molecola di
calcio e di ferro, molecola di mioglobina lungo gli Assoni dei Nervi). Il
danneggiamento biologico delle cellule muscolari delle Api da parte dei CEM
ambientali (in media, alta, altissima frequenza a causa dei numerosi segnali
elettromagnetici presenti nell’etere dovuti alla telefonia cellulare, alla Radio
Televisione, al WI-FI, ai segnali satellitari, ecc), si concretizza tra le tante
catene molecolari interrotte, in una rottura di quelle che formano il DNA
Mitocondriale; in questo modo la loro alterazione di base, non permette più la
produzione di proteine Mitocondriali e questo si traduce in una minore quantità
di energia che l’animale ha a disposizione e utilizza per movimentare le
ali volando. Il danno nel DNA Mitocondriale, avviene a opera dei CEM ambientali,
fin da quando l’Ape è ancora in stato larvale e prosegue per tutta la vita
dell’animale. Il danno è ormai diventato notevole e generalizzato, da essere
irreversibile e questa condizione riduce sempre più il numero degli insetti
presenti in ogni alveare.
Analizzando il problema, constatiamo che un numero sempre crescente di Api, fa’
fatica o non ritorna del tutto all’alveare. Si è ipotizzato il fatto che a causa
dei CEM ambientali, l’animale perda il senso dell’orientamento e non ricordi il
percorso giusto per fare ritorno all’alveare ma questo non è il motivo corretto.
Attualmente (2009), anche il territorio agreste della campagna, della collina o
della montagna, è pieno di antenne emettitrici di segnali elettromagnetici. Lo
stesso effetto (dannoso), si ha quando il segnale elettromagnetico colpisce
l’alveare: il CEM penetra nei telai che supportano le celle esagonali che
contengono il miele o le larve di Api; aumenta il suo valore per la proprietà
SUSCETTIVA e viene captato dalle Api sia direttamente, tramite l’etere che
indirettamente tramite le zampe. Con la minore quantità di energia fornita dai
Mitocondri per fare battere le ali, ovviamente l’insetto talvolta non ha
l’energia sufficiente per percorre integralmente il suo volo tra l’arnia e il
fiore e viceversa e in tali condizioni non essendo in grado di compiere l’intero
percorso, muore sfinita prima di portarlo a termine con il ritorno all‘alveare.
Abbiamo visto in precedenza che la presenza nell’ambiente di segnali
elettromagnetici, comporta l’alterazione progressiva e funzionale dei Mitocondri
all’interno delle cellule. Questa alterazione avviene all’interno delle cellule
di tutti gli esseri viventi ma nelle Api il fenomeno si evidenzia in modo rapido
sul loro organismo che è molto piccolo; questa condizione manifesterà i suoi
effetti in modo preoccupante sull’agricoltura nei prossimi anni (ma anche sulle
future generazioni di qualsiasi specie
animale o vegetale, anche quella umana).
L’alterazione delle catene molecolari del DNA Mitocondriale, può aver compreso
la stessa Ape Regina (con alterazioni al DNA Mitocondriale presente nelle sue
numerose cellule ovocita fecondata nel volo nuziale dai Fuchi, (i maschi di
Ape), facendo diventare il danno biologico casuale, sistematico e
irreversibile nella generazione di nuovi insetti originati
dall‘Ape
regina.
Gli agricoltori U.S.A. hanno recentemente espresso il loro
stupore e la loro preoccupazione nel prendere atto che il numero delle api
era diminuito del 25% con gravi ripercussioni sulle loro produzioni e
sull’impollinazione. La stessa preoccupazione è stata espressa da agricoltori
di altri Stati che si trovano a dover affrontare una situazione
analoga. Le Api (come del resto le persone), non sono in grado di
attenersi alla Legge nazionale sull’inquinamento elettromagnetico (ogni Stato
ha la sua), contravvenendola, e permettendo in questo modo la rottura
delle catene molecolari del DNA Mitocondriale all’interno delle loro cellule e
suicidandosi in massa. OMS, ONU, CEE, Governi di qualsiasi Stato, ….., dove
siete e cosa fate per risolvere il problema dei danni (a volte
irreversibili), apportati agli esseri viventi dall’eccesso di CEM artificiali
ambientali?.
Il problema di moria delle Api è mondiale e questo deve preoccupare più
del previsto; riflettendo opportunamente sul fenomeno, si può arrivare alle
seguenti conclusioni:
1) I campi elettromagnetici non sono selettivi, non provocano solo
danni alla specie animale delle Api in cui gli effetti sono più evidenti perché
l’Ape è un insetto allevato dall’uomo e utilizzato per trarne miele, altri
prodotti e per una efficace impollinazione in agricoltura anche se quest’ultima,
avverrebbe ugualmente in modo naturale ma con meno efficacia a opera del vento
o per l’attività di altri insetti.
2) Un danno analogo ma meno evidente per i suoi effetti esteriori,
viene apportato anche a tutte le altre specie di insetti che volano
per espletare la funzione di impollinazione (vespe, calabroni, libellule,
farfalle ecc.). Anche gli altri insetti che non impollinano (formiche,
ragni, coccinelle, parassiti dei prodotti ortofrutticoli ecc.) subiscono
ad opera dei CEM ambientali, danni alle loro catene molecolari perdendo
progressivamente la loro capacità muscolare (come avviene in modo
analogo sotto gli elettrodotti ove non si ode in primavera il tipico
cicaleggio e non si riscontrano segni di vita di piccoli animali
(insetti), che in quell’ambiente perdono la capacità muscolare (a causa
dei CEM dell’elettrodotto), rimanendo paralizzati e morendo di inedia.
3) Danneggiando gli insetti (che in tal modo muoiono), si altera la
catena alimentare cui appartengono e che è vitale per il sostentamento e la
sopravvivenza degli uccelli.
4) E’ utile ricordare che i danni alle catene molecolari delle cellule può essere in alcuni casi irreversibile ed è possibile che tra qualche centinaia, migliaia o milione di anni, gli animali di qualsiasi piccola/media dimensione, abbiano un comportamento simile a quello di un Bradipo (Per esempio alcune specie di uccelli, si estingueranno per la loro ridotta capacità di volare battendo energicamente le ali).
5) Naturalmente, analoghi danneggiamenti alle catene molecolari
all’interno delle cellule, si hanno nella specie umana, in quelle di
animali di dimensioni superiori, nel regno vegetale, e in quello minerale (in
tale regno non esistono cellule ma solo atomi eventualmente uniti tra
loro); nei casi citati però evidenti effetti sulla evoluzione
della specie, si potranno notare in un tempo la cui durata sarà
indefinita. Considerazione: è probabile che l’azione nociva sul corpo
dell’APE, sia il risultato della sommatoria tra quella dei Nicotinoidi
e quella dei Campi Elettromagnetici ma la discussione sulla ricerca
delle responsabilità molto cara agli Esperti sull’argomento a livello
mondiale, non deve diventare un esercizio di “ginnastica mentale” dove chi
enuncia il ragionamento più bello, ha ragione!!! Sono dell’idea che non sempre
il ragionamento più bello a sentirsi, è il più corretto. Un ragionamento,
serve solo se utile alla soluzione del problema (in questo caso, il
problema è quello della moria di API), indipendentemente che essa dipenda
dall’azione nociva dei Nicotinoidi o da quella dei CEM: aggiungo che la
soluzione deve essere scientifica e non deve essere democraticamente scelta nel
rispetto dell’opinione di qualcuno.
VIRUS – BATTERI, DA COSA DIPENDE LA LORO MUTAZIONE
VIRUS: microorganismo
dotato di una struttura estremamente particolare che lo differenzia da tutti gli
altri organismi presenti in natura, p. es. i batteri, i funghi e così via che
vengono definiti cellulari. Il virus è rivestito da un guscio detto capside
costituite da numerosissime proteine identiche tra loro e assemblate a formare
una struttura regolare e simmetrica(ecc.).
Batteri: il termine B. identifica i microrganismi unicellulari completi più
semplici, numerosi e antichi della terra detti anche germi o microbi molti dei
quali patogeni (che causano malattie). Si trovano normalmente nell’acqua, nel
terreno e anche all’interno dell’organismo degli esseri viventi senza provocare
una malattia (ecc.)
Sia i Virus
che i Batteri, sono costituiti da numerose catene molecolari: fino all’avvento
di G. Marconi, la rottura casuale delle catene molecolari che li costituiscono,
avvenendo a opera del CM naturale (e in assenza pertanto di CEM artificiali), il
fenomeno era ridotto. Con la presenza nell’ambiente dei CEM artificiali, la
mutazione di V. e B. nelle varie zone del Pianeta, è aumentata. A complicare
ulteriormente la situazione, occorre dire che è aumentato sia il movimento
dovuto allo spostamento delle persone, mentre quello delle specie animali per
le loro migrazioni, è rimasto costante (o leggermente diminuito).
V. e B. non dispongono di una intelligenza tale da accorgersi che la loro azione patologica viene annullata da medicine appositamente sviluppate (tipo i vaccini). Di ogni V. e B. esistono innumerevoli ceppi leggermente diversi e questo è dovuto al fatto che pur provenendo da zone limitrofe, il CEM naturale sempre ivi presente, ne ha provocato delle mutazioni casuali, ottenendo che essi sviluppassero differenti azioni patologiche. Ovviamente l’azione “mutante” del CM naturale, viene acuita dalla ulteriore mutazione casuale imposta a Virus e Batteri dai CEM artificiali presenti nell’ambiente!!!
PROFUMO DEI FIORI - ALTERAZIONI CLIMATICHE - LETARGO
Una
notizia (fornita dalla Scienza) che può confluire tra quelle indicative di una
mutazione biologica tra i vegetali, è quella che i fiori stanno perdendo la loro
capacità di “profumare”.
Il profumo, è una catena molecolare differente da fiore a fiore perché sono
differenti le catene molecolari che in ogni specie di fiore, l’originano. A
questo punto, i casi sono due:
1) I CEM ambientali rompono la catena molecolare del profumo dopo la sua
avvenuta produzione da parte del vegetale, e la cosa non è grave in quanto il
fenomeno risulta “reversibile”.
2) I CEM ambientali, penetrati nelle cellule del fiore, alterano
danneggiandole, quelle catene molecolari utilizzate per la produzione della
catena molecolare del profumo del fiore: in questo caso l’evoluzione biologica è
irreversibile; il fiore della futura generazione, è probabile che a causa delle
mutazioni genetiche avvenute nel proprio DNA, perda la capacità di “produrre”
la catena molecolare del suo profumo caratteristico.
Le alterazioni climatiche, hanno ormai effetti su molti aspetti di quanto
capita nel Pianeta; per esempio gli etologi segnalano un’alterazione di quello
che è il normale letargo degli animali. Ciò è originato dal fatto che i segnali
elettromagnetici, sia quelli emessi dalle normali antenne, che quelli
satellitari, per la loro potenza penetrano all’interno delle tane degli animali
interagiscono con le catene molecolari presenti all’interno delle cellule del
loro corpo e alterano i ritmi biologici di veglia/sonno qui codificati e che da
migliaia di anni ne regolano la vita.
Un
ragionamento differente, può essere fatto per le migrazioni degli
animali. Le alterazioni climatiche, hanno interrotto o modificato le
migrazioni di alcune specie mentre altre hanno variato i ritmi che le
regolavano. Recentemente un quotidiano ha segnalato che nella loro
migrazione, i pinguini al posto di approdare nelle fredde coste Argentine,
avevano prolungato il loro viaggio (sbagliando di circa 2.000 km), e si erano
spostati molto più a nord raggiungendo le calde coste del Brasile. Un
ragionamento analogo deve essere fatto per animali acquatici di grosse
dimensioni (Balene ecc.), che perdendo l’orientamento nei loro viaggi di
spostamento, alcune volte, ma sempre più frequentemente, si spiaggiano
inspiegabilmente. Il fenomeno potrebbe essere dovuto all’impiego sempre più
accentuato di Sonar militari o di quelli utilizzati nella pesca per
l’individuazione di “banchi di pesci”.
Recentemente la Corte Suprema degli Stati Uniti, ha decretato che
l’utilizzo di Sonar da parte della Marina Militare, è necessario per garantire
la sicurezza dello Stato!!!
ANIMALI A SANGUE FREDDO - ANIMALI A SANGUE CALDO
Prendiamo per esempio il serpente: viene considerato un animale a sangue freddo ma in effetti non è così perché il sangue non ha caratteristiche tali da essere un generatore più o meno efficiente di calore. In effetti quello che conta nella temperatura corporea di ogni animale, è la condizione ambientale in cui esso vive. Nel caso del serpente occorre segnalare che la superficie corporea dell’animale è molto sviluppata rispetto al volume del corpo. Inoltre la notte, la superficie dell’ambiente in cui vive, è soggetta a una diminuzione di temperatura ragion per cui tramite la sua notevole superficie corporea di contatto con essa, il calore corporeo viene trasferito all’ambiente con una relativa diminuzione della temperatura corporea. L’animale ne risente notevolmente e necessita il giorno seguente di un “riscaldamento“ corporeo adeguato per regolarizzare i suoi movimenti. Sono parecchi gli animali che si trovano più o meno in quelle condizione e non è molto sensato (o intelligente), sostenere che i pesci tropicali hanno il sangue caldo mentre quelli al polo sono a sangue freddo! (N.B.: per la Fisica, il calore passa sempre dai corpi più caldi a quelli meno caldi, fino a raggiungere un equilibrio!!).
Lo studio di tali cellule per una loro utilizzazione futura, è molto importante. La ricerca scientifica sull’utilizzo delle cellule Staminali per la rigenerazione delle parti non più biologicamente regolarmente funzionanti, è la grande speranza per il futuro. Occorre segnalare, che le cellule Staminali indifferenziate, sono le progenitrici delle cellule che compongono il corpo umano; sono formate da catene molecolari e pertanto subiscono anche esse l’azione nociva dei Campi Elettromagnetici ambientali. Sarebbe pertanto utile rivedere il concetto che la cellula Staminale è una cellula sempre priva di difetti nelle sue catene molecolari; il Campo Elettromagnetico ambientale nel suo operare nocivamente seguendo l’azione imposta dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, (considerazione logica e intelligente), non riesce a distinguere una cellula “normale” da una Staminale ragion per cui le speranze di soluzione dei problemi biologici derivate dal loro utilizzo nella riparazione funzionale di alcuni organi, (in quali percentuale non è dato a sapersi prima), alcune volte potrebbero andare deluse. Attenzione: le cellule Staminali non hanno mai le loro catene molecolari prive di difetti dovute alla loro rottura. Pertanto è possibile che una cellula Staminale abbia in se’ “anomalie” di partenza tali da non dare risultati adeguati alle ottimistiche aspettative che si possono evidenziare con il loro utilizzo!
La ricerca scientifica da qualche tempo, si sta’ indirizzando verso la clonazione sperimentale di animali per creare di ogni specie, la super razza o una razza con caratteristiche geneticamente superiori. Per fare questo, operando una “triangolazione” si inserisce il DNA di un donatore maschio unitamente al DNA di una donatrice femmina che si giudica avere caratteristiche biologiche inalterate (o migliori), nella cellula-uovo di una seconda donatrice (femmina) e a cui la cellula uovo, viene considerata sana e privata del suo solo patrimonio genetico ma non del suo patrimonio cellulare.
Anche in
questo caso occorre fare alcuni ragionamenti:
1) Poiché sia i donatori del patrimonio genetico (maschio e femmina) che
la donatrice della cellula-uovo sono di una certa età, sicuramente
hanno all’interno di quanto “donato” del loro patrimonio genetico e
della cellula uovo (svuotata del suo solo patrimonio genetico), delle
rotture (iniziali di partenza) alle catene molecolari che si avranno anche
nelle cellule del futuro nascituro, causate sia dal CEM ambientale
artificiale che dal CM terrestre.
2) Il
patrimonio genetico prelevato da una delle innumerevoli cellule del
“campione” da clonare, potrebbe essere privo di rotture alle innumerevoli
catene molecolari che ne formano il patrimonio cromosomico ma non è da
escludere il fatto che esse possano esserci realmente. La pecora Dolly,
venne ottenuta, dalla clonazione di un altro animale della specie: in
seguito si scoprì che l’animale era nato “vecchio” perché si
riscontrarono sia nel corredo cromosomico che all’interno delle cellule nelle
loro varie catene molecolari, varie rotture di catene molecolari numericamente
superiori a quelle presenti nella cellula della pecora donatrice tanto da
considerare come nata “vecchia” la pecora Dolly.
Praticamente le cellule STAMINALI, non sono cellule che hanno le loro catene molecolari integre e “a difetto biologico zero”
La clonazione di un animale o di un vegetale, non può dare origine ad un “clone” avente caratteristiche biologiche superiori (quelle che aveva alla nascita, l’animale donatore) perché l’operazione prevede l’utilizzo di un patrimonio cellulare (quello della cellula-uovo) e genetico (quello fornito dal donatore maschio e dalla donatrice femmina), che pur conservando le caratteristiche principali, potrebbe averne perse alcune per rotture casuali che si possono riscontrare sia nella cellula-uovo della donatrice che nel patrimonio genetico dei donatori usato nell’esperimento. Pertanto un esperimento di clonazione è fine a se stesso in quanto non originerà mai un essere vivente (animale) con caratteristiche genetiche migliori ma al massimo esse potranno essere uguali a quelle presenti nel patrimonio genetico dei donatori nel momento del prelievo; questi ultimi però, hanno già una certa età biologica. La “clonazione” di un essere vivente, in definitiva può essere considerata solo la capacità della Scienza di effettuarla in funzione delle conoscenze attuali ma non darà mai origine a una specie priva di “errori” nel corredo cromosomico o nei suoi componenti cellulari originati dalla cellula-uovo utilizzata nell‘esperimento di “clonazione“. Questo capita e capiterà per ogni meccanismo ideato per la “clonazione” di un essere vivente (!)
Nella puntata del 13.09.2008 ore 21 trasmessa da RAI 3, Alberto Angela ha
narrato come Charles Darwin circa 170 anni fa’, osservando specie diverse si
accorse che ognuna di esse aveva delle varianti. Grazie a osservazioni e
ragionamenti su tale fenomeno, Darwin, arrivò a elaborare la teoria della
evoluzione delle specie.
La trasmissione comincia con il presentare Darwin che figlio di una agiata
famiglia inglese in cui il padre era medico, rifiutando di seguire le orme
paterne, smise di frequentare la
facoltà di Medicina iscrivendosi a quella di Teologia.
Si accorse ben presto, che la sua attenzione era rivolta alle collezioni di coleotteri e a notare le differenze tra un animale e l’altro. I suoi primi lavori, furono indirizzati in quella direzione arrivando alla conclusione che la (o le) diversità presente/i in ogni specie, è una evoluzione e un adattamento casuale. Praticamente ogni specie animale (perciò anche l’uomo), è soggetto nel tempo (parecchie migliaia di anni), a mutazioni casuali.
Darwin, pur accertandole, non chiarì il motivo originante queste mutazioni: ai giorni nostri per la Scienza sono considerati errori casuali che avvengono nel DNA cellulare durante la fase di duplicazione delle cellule!!.
Ancora giovane, Darwin si imbarcò su una nave (un Cutty Sarck), per svolgere la funzione di cartografo in un viaggio intorno al mondo. Studiò in alcuni monti delle Andeun fenomeno particolare, accorgendosi che a migliaia di metri di altitudine (*) si potevano trovare conchiglie fossili; sbarcò quindi in Patagonia, doppiò nella prosecuzione del viaggio, capo Horn, risalì nell’oceano Pacifico l’America del Sud e arrivò alle isole Galapagos. In questo gruppo di sette piccole isole di origine vulcanica, si accorse che animali della stessa specie poste in isole differenti, denotavano differenze casuali. In effetti, le isole Galapagos di origine vulcanica (perciò con un loro CM naturale di valore differente nele varie isole), possono avere originato nel tempo nelle varie specie, delle mutazioni casuali poiché il valore del Campo Magnetico terrestre non sempre è uguale in ogni punto della superficie della Terra. Questo è dovuto al fatto che ogni punto del Globo ha una sua conformazione orografica e una sua formazione in materiale che è differente e ciò porta a variazioni di valore del CM naturale, nelle varie “zone” del Pianeta. Inoltre come disse il Prof. Paco Lanciano nella trasmissione SUPERQUARK del 24.8.2006 la temperatura altera il Campo Magnetico di ogni materiale ragion per cui se le isole Galapagos (di origine vulcanica), hanno del magma fuso a poca profondità dalla loro superficie, è possibile che strumenti umani per quanto precisi, non rilevino alcuna differenza di Campo Magnetico terrestre esistente nelle varie isole dell’arcipelago delle Galapagos (ma esso sia ugualmente esistente e condizioni a livello atomico, l’evoluzione genetica delle specie come in qualsiasi altra parte del Pianeta). Praticamente, gli strumenti non rilevano (o rilevano) variazioni del CM naturale esistente tra le varie Isole (o al limite tra i vari ambienti del Pianeta) che costituiscono l’arcipelago delle Galapagos, e questo abbia influenza sugli atomi “magneto sensibile” che concorrono alla formazione di catene molecolari all’interno delle cellule degli esseri viventi presenti nelle diverse isole, durante la loro azione di riproduzione cellulare o sessuale. In generale, l’influenza del CM naturale, si ha sempre in ogni momento nei confronti degli atomi che costituiscono un essere vivente originando in questo modo le differenziazioni all’interno di una specie, confermando la teoria dell’evoluzione di Darwin.
(*) GLI OCEANI, IL MAR MORTO, I FOSSILI
Il Pianeta in cui viviamo alcuni miliardi di anni fa’ aveva un aspetto molto differente da quello attualmente conosciuto. Per esempio le acque degli oceani erano molto più abbondanti, ricoprendo una superficie del pianeta maggiore di quella attuale: la dimostrazione sta’ nei numerosi fossili di pesci e di conchiglie che si possono trovare nelle colline del Monferrato o sulle montagne Andine (come riscontrato nel suo viaggio intorno al mondo da Darwin *) o in altri numerosi luoghi del Pianeta. Oppure nel fatto che numerosi pozzi di petrolio sono perforati nella terraferma mentre si sa’ che l’oro nero è il frutto di milioni di anni di sedimentazioni di sostanze organiche presenti nei mari. C’è però un altro argomento che dimostra la presenza sulla Terra di una quantità di acqua salmastra molto superiore a quella attuale. La dimostrazione la danno l’attuale mar Morto (o il mar d’Aral o le sedimentazioni saline superficiali di quello che era il lago “Salato” in USA. Se ricordiamo il principio Fisico che regola i vasi comunicanti, possiamo dire che erano poche le terre emerse e la loro superficie era ridotta rispetto a quella attuale. Il Mar Morto era unito al mare presente miliardi di anni fa’ tramite una grande quantità di acqua. In seguito una quantità di tale liquido è evaporata (finendo nello spazio siderale), e l’acqua salata rimasta, ha formato tale mare (sempre più piccolo). Poiché il Mar Morto non ha immissari che reintegrano completamente o in parte l’acqua evaporata, la sua altitudine è progressivamente diminuita nel tempo, scendendo al di sotto di quello che viene considerato il livello zero (quello del mare). Inoltre per l’evaporazione dell’acqua, è diminuita la sua profondità A causa di questo fenomeno e poiché il cloruro di sodio non evapora, la densità salina per decimetro cubo nel mar Morto, è superiore a quella che si riscontra normalmente nelle acque del mare o dell‘oceano tanto che risulta impossibile annegare nelle acque di quel mare. Non dimentichiamo il caso di una miniera di sale presente nella catena delle Ande a un’altitudine di 3.500/4.000 metri. Pertanto nel famoso super continente (il Pangea), dal quale derivarono gli attuali 6 continenti (andando alla deriva per centinaia di milioni o miliardi di anni), le terre erano ancora parzialmente ricoperte di acque oceaniche quando avvenne la loro “deriva”. Il motivo per il quale questa notevole quantità di acqua che formava oceani molto più vasti di quelli attuali, sia evaporata trasferendosi nello spazio siderale, nel corso di miliardi di anni, è dovuto al fatto che si è ridotto notevolmente nel tempo, lo spessore dell’atmosfera, e conseguentemente una parte dell’acqua degli oceani è evaporata aumentando dapprima l’umidità dell’aria, e disperdendosi poi nelle immensità dello spazio siderale in tempi solo ipotizzabili dal genere umano. Il fenomeno (sempre in tempi infinitamente molto lunghi), prosegue ancora attualmente indipendentemente dalla volontà umana; c’è solo da augurarsi che il comportamento dell’umanità non acceleri il fenomeno! E’ pero molto probabile (gli effetti si vedono già nelle variazioni climatiche e nella evoluzione accelerata di tutti gli esseri viventi come accertato in alcuni casi dalla scienza secondo la teoria di Darwin), che l’aumento notevole di CEM ambientali artificiali, alteri il naturale comportamento nel Pianeta. Noi non ce ne accorgiamo, ma la Terra segue le leggi della Fisica nelle sue Orbite intorno al Sole, adattandosi ad ogni variazione originata dal comportamento umano, con conseguenze i cui effetti ricadranno drammaticamente sulle ravvicinate generazioni future!!!
La teoria dell’evoluzione scoperta da Darwin, non riguarda solo ciò che appartiene al regno Animale o a quello Vegetale ma anche quello che compone tutto il regno Minerale che forma il globo terracqueo in cui viviamo che è in continua evoluzione naturale e indipendente dall’azione dell’uomo cosa che non si può più dire con le alterazioni climatiche in corso!!!!
Non vorrei fosse considerato troppo il chiedere a Scienziati, Ricercatori, Professori di Università, prendere atto della conoscenza del fenomeno Fisico derivante dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici e non vorrei che qualche Politico dicesse che l’azione della stessa è una opportunità per l’umanità intera. Nell’ultimo caso, ci sarebbe veramente da piangere!!!
Mogno Gian Pietro
Torino
gianpietromogno@gmail.com